Shemà'

Da Ebraismo.


Lo Shemà', o per essere più completi Shema' Israèl ("ascolta, Israele") non è solo una preghiera: esso costituisce la professione di fede dell'ebraismo, una sorta di riassunto delle sue linee fondamentali.

Lo Shemà è composto da tre brani tratti direttamente dalla Tora. Lo Shemà deve essere recitato due volte al giorno (all'interno della preghiera del mattino e di quella della sera) oltre alla lettura dei primi due brani da effettuare prima di andare a dormire. Il tutto con una particolare concentrazione e attenzione: quando si recita il primo versetto ci si coprono gli occhi per evitare distrazioni che facciano perdere la concentrazione!

Primo brano: Shemà'

(Deuteronomio 6:4-9)

שְׁמַ֖ע יִשְׂרָאֵ֑ל ה' אֱלֹהֵ֖ינוּ ה' ׀ אֶחָֽד׃ וְאָ֣הַבְתָּ֔ אֵ֖ת ה' אֱלֹהֶ֑יךָ בְּכָל־לְבָבְךָ֥ וּבְכָל־נַפְשְׁךָ֖ וּבְכָל־מְאֹדֶֽךָ׃ וְהָי֞וּ הַדְּבָרִ֣ים הָאֵ֗לֶּה אֲשֶׁ֨ר אָנֹכִ֧י מְצַוְּךָ֛ הַיּ֖וֹם עַל־לְבָבֶֽךָ׃ וְשִׁנַּנְתָּ֣ם לְבָנֶ֔יךָ וְדִבַּרְתָּ֖ בָּ֑ם בְּשִׁבְתְּךָ֤ בְּבֵיתֶ֙ךָ֙ וּבְלֶכְתְּךָ֣ בַדֶּ֔רֶךְ וּֽבְשָׁכְבְּךָ֖ וּבְקוּמֶֽךָ׃ וּקְשַׁרְתָּ֥ם לְא֖וֹת עַל־יָדֶ֑ךָ וְהָי֥וּ לְטֹטָפֹ֖ת בֵּ֥ין עֵינֶֽיךָ׃ וּכְתַבְתָּ֛ם עַל־מְזוּזֹ֥ת בֵּיתֶ֖ךָ וּבִשְׁעָרֶֽיךָ׃

Shemà' Israèl, A. Eloqenu, A. Echad (sottovoce: Barùkh shem kevòd malkutò le'olàm va'èd) Veahàvta et A. Eloqekha bekhol levavekhà ubekhòl nafshekà ubekhòl meodèkha. Vehayù hadevarìm haèlle ashèr Anokhì metzavvekhà hayòm 'al levavekha veshinnantàm levanèkha vedibbàrta bam, beshivtekhà bevetèkha uvlekhtekhà badèrekh uvshokhvekha uvqumèkha. Uqshartàm leòt ‘al yadèkha vehayù letotafot ben ‘enèkha. Ukhtavtàm ‘al mezuzòt betèkha uvish'arèkha.

"Ascolta Israele, il Signore è nostro D-o. Il Signore è uno. (Sottovoce: Benedetto il Suo nome glorioso per sempre). E amerai il Signore D-o tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io ti comando oggi nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come separatore tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte."

Ascolta il primo brano dello Shemà':

Questo brano proclama l'unicità del Signore e l'obbligo di amarlo seguendo i Suoi precetti. In esso sono stabilite anche due importantissime mitzvot: i tefillin e la mezuzà.

Secondo brano: Ve hayà im shamòa'

(Deuteronomio 11:13-21)

Ascolta il secondo brano dello Shemà':
וְהָיָ֗ה אִם־שָׁמֹ֤עַ תִּשְׁמְעוּ֙ אֶל־מִצְותַ֔י אֲשֶׁ֧ר אָנֹכִ֛י מְצַוֶּ֥ה אֶתְכֶ֖ם הַיּ֑וֹם לְאַהֲבָ֞ה אֶת־ה' אֱלֹֽהֵיכֶם֙ וּלְעָבְד֔וֹ בְּכָל־לְבַבְכֶ֖ם וּבְכָל־נַפְשְׁכֶֽם׃ וְנָתַתִּ֧י מְטַֽר־אַרְצְכֶ֛ם בְּעִתּ֖וֹ יוֹרֶ֣ה וּמַלְק֑וֹשׁ וְאָסַפְתָּ֣ דְגָנֶ֔ךָ וְתִֽירֹשְׁךָ֖ וְיִצְהָרֶֽךָ׃ וְנָתַתִּ֛י עֵ֥שֶׂב בְּשָׂדְךָ֖ לִבְהֶמְתֶּ֑ךָ וְאָכַלְתָּ֖ וְשָׂבָֽעְתָּ׃ הִשָּֽׁמְר֣וּ לָכֶ֔ם פֶּ֥ן יִפְתֶּ֖ה לְבַבְכֶ֑ם וְסַרְתֶּ֗ם וַעֲבַדְתֶּם֙ אֱלֹהִ֣ים אֲחֵרִ֔ים וְהִשְׁתַּחֲוִיתֶ֖ם לָהֶֽם׃ וְחָרָ֨ה אַף־ה' בָּכֶ֗ם וְעָצַ֤ר אֶת־הַשָּׁמַ֙יִם֙ וְלֹֽא־יִהְיֶ֣ה מָטָ֔ר וְהָ֣אֲדָמָ֔ה לֹ֥א תִתֵּ֖ן אֶת־יְבוּלָ֑הּ וַאֲבַדְתֶּ֣ם מְהֵרָ֗ה מֵעַל֙ הָאָ֣רֶץ הַטֹּבָ֔ה אֲשֶׁ֥ר ה' נֹתֵ֥ן לָכֶֽם׃ וְשַׂמְתֶּם֙ אֶת־דְּבָרַ֣י אֵ֔לֶּה עַל־לְבַבְכֶ֖ם וְעַֽל־נַפְשְׁכֶ֑ם וּקְשַׁרְתֶּ֨ם אֹתָ֤ם לְאוֹת֙ עַל־יֶדְכֶ֔ם וְהָי֥וּ לְטוֹטָפֹ֖ת בֵּ֥ין עֵינֵיכֶֽם׃ וְלִמַּדְתֶּ֥ם אֹתָ֛ם אֶת־בְּנֵיכֶ֖ם לְדַבֵּ֣ר בָּ֑ם בְּשִׁבְתְּךָ֤ בְּבֵיתֶ֙ךָ֙ וּבְלֶכְתְּךָ֣ בַדֶּ֔רֶךְ וּֽבְשָׁכְבְּךָ֖ וּבְקוּמֶֽךָ׃ וּכְתַבְתָּ֛ם עַל־מְזוּז֥וֹת בֵּיתֶ֖ךָ וּבִשְׁעָרֶֽיךָ׃ לְמַ֨עַן יִרְבּ֤וּ יְמֵיכֶם֙ וִימֵ֣י בְנֵיכֶ֔ם עַ֚ל הָֽאֲדָמָ֔ה אֲשֶׁ֨ר נִשְׁבַּ֧ע ה' לַאֲבֹתֵיכֶ֖ם לָתֵ֣ת לָהֶ֑ם כִּימֵ֥י הַשָּׁמַ֖יִם עַל־הָאָֽרֶץ׃

Vehayà im shamòa' tishme'ù el mitzvotài asher Anokhì metzavvè etkhem ha-yom leahavà et A. Eloqechem ul’ovdò bekhol levavkhèm uvkol nafshekhèm. Venatattì metàr artzekhèm be'ittò, yorè umalqòsh, veasaftà deganekha vetiroshekhà vitzharekha. Venatattì ‘esev besadekhà livhemtèkha veakhaltà vesavà’ta. Hishamerù lakhem pen yiftè levavkhèm vesartèm va’avadtèm eloqìm acherìm vehishtachavitèm lahèm. Vecharà af A. bakhèm ve’atzàr et hashamàim velò yihiè matàr vehaadamà lo tittèn et yevullàh vaavadtèm meherà me’al haàretz hatovà ashèr A. notèn lakhèm. Vesamtèm et devarài elle ‘al levavkhèm ve’al nafshekhèm uqshartèm otàm leòt ‘al yedkhèm vehayù letotafòt ben ‘enekhèm. Velimmadtèm otàm et benekhèm ledabbèr bam beshivtekhà bevetèkha uvlekhtekhà badèrekh uvshokhbekhà uvqumèkha. Ukhtavtàm ‘al mezuzot betèkha uvish'arèkha. Lema’an yirbù yemekhèm vimè benekhèm ‘al haadamà ashèr nishbà’ A. laavotekhèm latèt lahèm kimè hashamàim ‘al haàretz.

"E sarà, se ascolterete i Miei comandamenti, che oggi vi dò, di amare il vostro D-o e di onorarlo con tutto i vostro cuore, con tutta la vostra anima e con tutte le vostre forze, (allora) vi darò rugiada per le vostre terre, pioggia primaverile ed estiva, così raccoglierete le vostre granaglie, il vostro vino ed il vostro olio, e darò erba per il tuo bestiame, e mangerete e sarete soddisfatti. Ma guardatevi dall’aprire i vostri cuori a rivolgervi al culto di altri dei, e di adorarli, perché (allora) l’ira di D-o sarà contro di voi, e chiuderà il cielo, e non ci sarà rugiada, e la terra non darà il suo prodotto, e passerete (sarete estinti) rapidamente dalla buona terra che D-o vi ha dato. E (quindi) mettete queste parole nel vostro cuore e nella vostra anima, e siano come parole sulle vostre mani e tra i vostri occhi, e insegnatele ai vostri figli, e pronunciatele quando riposate nelle vostre case, quando camminate per strada, quando vi addormentate e quando vi alzate, e scrivetele sugli stipiti delle vostre case e sulle vostre porte. Così saranno moltiplicati i vostri giorni e di giorni dei vostri figli nella terra che D-o promise ai vostri padri di dare loro, per tanto quanto durano i giorni del cielo sulla terra."


Questo brano è rivolto soprattutto alla collettività: in esso si annuncia la ricompensa per coloro che osservano le mitzvot e il castigo per chi le trasgredisce.

Terzo brano: Vayòmer

(Numeri 15:37-41)

Ascolta il terzo brano dello Shemà':
וַיֹּ֥אמֶר ה' אֶל־מֹשֶׁ֥ה לֵּאמֹֽר׃ דַּבֵּ֞ר אֶל־בְּנֵ֤י יִשְׂרָאֵל֙ וְאָמַרְתָּ֣ אֲלֵהֶ֔ם וְעָשׂ֨וּ לָהֶ֥ם צִיצִ֛ת עַל־כַּנְפֵ֥י בִגְדֵיהֶ֖ם לְדֹרֹתָ֑ם וְנָֽתְנ֛וּ עַל־צִיצִ֥ת הַכָּנָ֖ף פְּתִ֥יל תְּכֵֽלֶת׃ וְהָיָ֣ה לָכֶם֮ לְצִיצִת֒ וּרְאִיתֶ֣ם אֹת֗וֹ וּזְכַרְתֶּם֙ אֶת־כָּל־מִצְוות ה' וַעֲשִׂיתֶ֖ם אֹתָ֑ם וְלֹֽא־תָתֻ֜רוּ אַחֲרֵ֤י לְבַבְכֶם֙ וְאַחֲרֵ֣י עֵֽינֵיכֶ֔ם אֲשֶׁר־אַתֶּ֥ם זֹנִ֖ים אַחֲרֵיהֶֽם׃ לְמַ֣עַן תִּזְכְּר֔וּ וַעֲשִׂיתֶ֖ם אֶת־כָּל־מִצְותָ֑י וִהְיִיתֶ֥ם קְדֹשִׁ֖ים לֵֽאלֹהֵיכֶֽם׃ אֲנִ֞י ה' אֱלֹֽהֵיכֶ֗ם אֲשֶׁ֨ר הוֹצֵ֤אתִי אֶתְכֶם֙ מֵאֶ֣רֶץ מִצְרַ֔יִם לִהְי֥וֹת לָכֶ֖ם לֵאלֹהִ֑ים אֲנִ֖י ה' אֱלֹהֵיכֶֽם׃


Vayòmer A. el Moshè lemòr. Dabbèr el benè Israèl veamartà ‘alehem ve’asù lahem tzitzìt ‘al kanfè bigdehem ledorotàm venatenù ‘al tzitzìt hakanàf petìl tekhèlet. Vehayà lakhèm letzitzìt uritèm otò uzkartèm et kol mitzvot A. va’asitèm otàm. Velò tatùru acharè levavkhèm veacharè 'enekhèm asher attem zonìm acharehèm. Lema'an tizkerù va'asitèm et kol mitzvotài vihitèm qedoshìm leEloqekhèm. Anì A. Eloqekhèm ashèr hotzèti etkhèm meèretz Mitzràim lihyòt lakhèm leEloqìm. Anì A. Eloqekhèm.

"E D-o disse a Mosè: dì ai figli di Israele di fare d'ora in poi delle frange agli angoli dei loro vestiti, e vi sia un filo azzurro in ognuna di queste frange. Questi saranno i vostri tzitzit, e guardandoli ricorderete i precetti divini, e li osserverete, e non seguirete i (vezzi del) vostro cuore e (le immagini dei) vostri occhi, che vi fanno deviare seguendoli. Così ricorderete e osserverete tutti i precetti, e sarete santi per il vostro D-o. Io sono il Signore D-o vostro, che vi ha fatto uscire dalla terra di Egitto per essere il vostro D-o, Io sono il Signore, vostro D-o."

Alla fine del terzo brano si chiude aggiungendo la parola Emèt: "verità".

Il terzo brano è dedicato principalmente al precetto dello tzitzit e ne spiega alcuni dei significati: infine si ricorda il momento fondante dell'identità ebraica: l'uscita dall'Egitto avvenuta ad opera del Signore.